Negli ultimi anni, le aziende hanno aumentato gli investimenti in cybersecurity aziendale in risposta all’incremento delle minacce digitali. Tuttavia, nonostante la spesa considerevole – per alcune, molte scoprono troppo tardi che la loro difesa non è efficace come speravano. Questo solleva una domanda cruciale: come essere sicuri che l’investimento in cybersecurity funzioni davvero?
Il paradosso della sicurezza costosa e inutilizzata
Investire nella miglior tecnologia senza saperla configurare e utilizzare correttamente è come acquistare un allarme di ultima generazione e non attivarlo mai. Eppure, molte aziende, prese dalla pressione di dover “fare qualcosa” per la propria cybersecurity, finiscono per acquistare soluzioni avanzate che poi rimangono sottoutilizzate o sono mal configurate.
Secondo un rapporto di Forrester, fino al 40% delle funzionalità di sicurezza acquistate non viene implementato correttamente, riducendo drasticamente l’efficacia complessiva del sistema.
La scelta del fornitore: non tutti i provider sono uguali
Non basta scegliere una soluzione top di gamma; serve anche il giusto partner per integrarla e massimizzare i risultati in termini di cybersecurity aziendale.
Molti provider si limitano a vendere la soluzione senza offrire un supporto attivo nella fase di implementazione e ottimizzazione.
È qui che la trasparenza gioca un ruolo fondamentale: un fornitore di fiducia dovrebbe presentare in modo chiaro le caratteristiche della soluzione, il supporto offerto e gli eventuali costi nascosti, aiutando il cliente a valutare se l’investimento risponderà alle esigenze dell’azienda.
Ecco alcune domande da porsi per valutare il fornitore:
- Il provider ha certificazioni riconosciute (es. CISO, ISO 27001, ISO 9001, CISSP…)?
- Offre un supporto continuativo e specializzato dopo l’acquisto?
- Possiede una comprovata esperienza e conoscenza del tuo settore?
Inoltre, solo il 31% delle aziende considera “soddisfacente” il livello di supporto post-vendita offerto dai fornitori, segnalando la necessità di una maggiore attenzione nella scelta del partner giusto.
Cybersecurity a 360 gradi: non solo tecnologia, ma anche persone e processi
Oltre alla tecnologia, anche i processi e la formazione del personale sono fondamentali.
Una strategia di cybersecurity efficace non può basarsi solo sulla tecnologia. Anche se i software e le infrastrutture di difesa più avanzati sono fondamentali, questi devono integrarsi in un contesto più ampio che comprenda anche persone e processi. Un sistema di sicurezza funziona davvero solo se il personale aziendale è consapevole delle minacce e se, nei ruoli più tecnici, può contare su risorse specializzate e aggiornate sulle ultime tecniche di difesa. La specializzazione dei tecnici a cui ci si rivolge è fondamentale: non basta avere strumenti tecnologici, ma è necessario avere professionisti con competenze approfondite, che siano in grado di implementare e gestire soluzioni avanzate con continuità.
Inoltre, la security awareness gioca un ruolo cruciale. Ogni dipendente dovrebbe essere formato per riconoscere e prevenire i rischi, attraverso corsi di sensibilizzazione che li aiutino a comprendere l’importanza delle buone pratiche quotidiane. Le aziende devono quindi investire nella formazione continua del proprio personale, rendendolo un attore attivo nella difesa aziendale.
Secondo un’indagine di Verizon, oltre l’85% delle violazioni avviene a causa di errori umani. Senza un piano di cybersecurity completo, che includa policy interne, audit regolari e programmi di formazione per i dipendenti, persino i software più avanzati falliscono.
Come assicurarsi che l’investimento funzioni
- Audit periodici: controlli regolari garantiscono che le soluzioni implementate funzionino al meglio.
- Simulazioni di attacco: penetration test e red teaming permettono di testare sul campo l’efficacia dei sistemi.
- Aggiornamenti continui: la cybersecurity è un campo in costante evoluzione, quindi è importante mantenere aggiornati i propri strumenti e, se necessario, rivedere i piani in base alle nuove minacce.
- Conoscenza approfondita dell’infrastruttura: è fondamentale conoscere l’infrastruttura IT aziendale, incluse le interconnessioni tra sistemi e i punti vulnerabili. Senza una visione chiara dell’architettura, risulta difficile implementare soluzioni mirate e risolvere problemi in modo tempestivo.
- Gestione delle vulnerabilità: oltre agli aggiornamenti, è essenziale avere un processo continuo di monitoraggio e gestione delle vulnerabilità, per identificare e correggere i punti deboli prima che possano essere sfruttati.
Oltre a queste pratiche, Gartner ha stimato che le aziende che adottano una strategia di cybersecurity “adattiva” riducono il rischio di attacco di circa 60% rispetto a quelle che non aggiornano frequentemente le proprie difese.
L’importanza di una cybersecurity strategica e trasparente
Investire in cybersecurity aziendale non significa solo “acquistare sicurezza”: è un processo continuo che richiede competenza, strategia e partner affidabili. La sicurezza informatica è una sfida che evolve costantemente, e solo un approccio duraturo e adattivo può garantire una protezione efficace nel tempo. Per questo è fondamentale avere un partner di fiducia con cui costruire una relazione a lungo termine, in grado di rispondere prontamente alle nuove minacce e di adattare le soluzioni alle esigenze aziendali in continua evoluzione. La continuità nella collaborazione assicura che la sicurezza non sia solo una misura momentanea, ma una parte integrante (e integrata) della cultura e dei processi aziendali.
È altrettanto importante scegliere fornitori che garantiscano trasparenza nei servizi e nei costi e che si impegnino a rispondere alle vere necessità aziendali. Solo così gli investimenti si traducono in una vera protezione.
Fonti
Forrester, The State of Enterprise Cybersecurity 2023
Ponemon Institute, The State of Cybersecurity in Small and Medium-Sized Businesses 2023
Verizon, Data Breach Investigations Report 2024
Gartner, Adaptive Cybersecurity Approaches for Modern Threats, 2024
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