L’importanza di una strategia di sicurezza IT aziendale moderna: parleremo di soluzioni SIEM, EDR, SOC e molto altro.
Le normative europee stanno evolvendo per affrontare le nuove sfide della sicurezza informatica. La direttiva NIS2, che aggiorna e sostituisce la precedente direttiva NIS, impone obblighi più stringenti alle aziende riguardo alla protezione e gestione degli incidenti informatici. Security Architect srl, con oltre vent’anni di esperienza, supporta le imprese per garantire il pieno adeguamento a questa normativa, offrendo consulenza e soluzioni conformi ai più elevati standard. Come?
SIM e SEM: fondamenti di monitoraggio
Le tecnologie SIM (Security Information Management) e SEM (Security Event Management) costituiscono i fondamenti per una gestione efficace degli eventi di sicurezza. Attraverso il monitoraggio continuo di log ed eventi, queste soluzioni permettono di identificare rapidamente attività sospette e anomalie. La fusione di queste tecnologie in un SIEM (Security Information and Event Management) offre un controllo centralizzato, con analisi avanzate in tempo reale, riducendo i tempi di risposta alle minacce.
SIEM: analisi e risposta in tempo reale
Il SIEM è uno strumento essenziale per raccogliere, analizzare e correlare dati provenienti da diverse fonti all’interno dell’infrastruttura aziendale, e non solo. Inoltre, l’implementazione di un SIEM, rientra tra gli obblighi delle nuove direttive europee per le grandi aziende.
Le soluzioni SIEM di Security Architect (che interagiscono con un SOC e integrano soluzioni EDR) consentono di:
- Monitorare e identificare minacce potenziali in tempo reale;
- Correlare grandi quantità di dati provenienti da fonti eterogenee (firewall, sistemi di endpoint, server);
- Generare allarmi basati su comportamenti anomali;
- Fornire report dettagliati per facilitare la conformità con normative come la direttiva NIS2.
EDR e architettura EDR
La protezione degli endpoint (PC, server, dispositivi mobili) è fondamentale per prevenire attacchi mirati e contenere eventuali danni. L’EDR (Endpoint Detection and Response) è una delle soluzioni più avanzate per rilevare, analizzare e rispondere a minacce che possono sfuggire ai sistemi di sicurezza tradizionali.
Le soluzioni EDR si differenziano dai semplici antivirus o antimalware per la loro capacità di offrire una protezione proattiva e effettiva sugli endpoint. Anziché limitarsi a rilevare minacce conosciute, l’EDR può monitorare costantemente il comportamento dei dispositivi, identificando attività sospette, anomalie comportamentali o attacchi zero-day non ancora noti.
Funzionalità chiave dell’EDR
- Rilevamento basato su comportamento: anziché basarsi esclusivamente su firme di malware conosciute, l’EDR utilizza algoritmi avanzati per individuare comportamenti anomali sugli endpoint, come tentativi di accesso non autorizzati, modifiche ai file di sistema o l’esecuzione di script sospetti.
- Monitoraggio continuo e registrazione: tutte le attività sui dispositivi sono costantemente monitorate e registrate, offrendo una visione completa di ciò che accade su ogni endpoint. Questo metodo consente di ricostruire dettagliatamente la sequenza degli eventi durante un attacco.
- Risposta automatica: le soluzioni EDR non solo rilevano le minacce, ma possono attivare automaticamente risposte predefinite. Ad esempio, possono isolare un endpoint compromesso, bloccare processi malevoli o avviare scansioni approfondite.
- Integrazione con altri sistemi di sicurezza: l’architettura EDR si integra perfettamente con altri strumenti di sicurezza, come il SIEM, per garantire una visione completa e centralizzata degli eventi di sicurezza. Questo consente una correlazione più efficace degli attacchi e una risposta più rapida.
Architettura EDR: struttura e vantaggi
L’architettura EDR utilizza sensori sugli endpoint per monitorare costantemente il sistema e raccogliere dati su attività sospette. I sensori inviano i dati a un’infrastruttura centrale che elabora grandi volumi di informazioni per rilevare minacce.
Un aspetto chiave dell’architettura EDR è la sua prontezza nella risposta agli incidenti. In caso di attacco, le aziende possono isolare i sistemi compromessi, eseguire bonifiche automatiche e garantire un rapido ritorno alla normalità. La struttura è scalabile e integrabile con altre soluzioni.
EDR e il futuro della sicurezza degli Endpoint
L’architettura EDR non è solo una risposta alle minacce attuali, ma è anche un elemento centrale delle strategie di sicurezza di nuova generazione. Con gli accessi da remoto, la diffusione degli IoT e la crescita delle infrastrutture cloud, le superfici di attacco si sono ampliate, rendendo indispensabile l’utilizzo di tecnologie come l’EDR.
Oltre a proteggere i singoli dispositivi, l’EDR offre anche visibilità e controllo centralizzati, permettendo di gestire le minacce in modo rapido e coordinato, assicurando un impatto operativo ridotto in caso di attacco.
La protezione degli endpoint è oggi una priorità. Le soluzioni EDR di Security Architect si concentrano sulla mitigazione e ripristino delle macchine compromesse, con una profonda integrazione con il sistema SIEM per offrire una visione completa dell’attacco.
SOC: i vari livelli di protezione
Il SOC (Security Operations Center) è il cuore operativo della sicurezza informatica. Comprende tre livelli principali:
- L1 (Monitoring): primo livello, in cui vengono monitorati gli eventi di sicurezza e gestite le notifiche – Entry
- L2 (Analysis and Investigation): secondo livello, dove gli analisti approfondiscono le minacce rilevate e valutano l’entità del rischio – PMI
- L3 (Advanced Incident Response): terzo livello, specializzato nella gestione di incidenti complessi e nella risposta avanzata alle minacce – Enterprise
Un SOC ben strutturato permette di identificare e rispondere agli attacchi con rapidità e precisione, riducendo il tempo di esposizione e i danni potenziali.
Il SOC di Security Architect gestisce ruoli, processi e tecnologie per garantire un rilevamento, un’analisi e una risposta efficaci agli incidenti, offrendo visibilità completa sia sull’IT di un’azienda che sull’OT collegato alla rete. Il monitoraggio copre: traffico client, server e cloud, endpoint, dominio e posta elettronica, log e accesso remoto.
Il nostro SOC effettua il monitoraggio 24/7/365 della rete e gestisce le minacce ai dati sensibili, ai sistemi informatici e alle risorse digitali di aziende di diversi settori.
SOAR: automazione e orchestrazione
Per affrontare l’aumento delle minacce, è fondamentale automatizzare parte delle risposte agli incidenti. Le soluzioni SOAR (Security Orchestration, Automation, and Response) consentono di orchestrare e automatizzare processi ripetitivi, ottimizzando il tempo di lavoro dei reparti IT e degli analisti e riducendo il margine d’errore. La loro integrazione con il SOC permette di rispondere più rapidamente ed efficacemente agli incidenti di sicurezza, soprattutto in ambienti complessi.
Eradication e Recovery
Le fasi di eradication e recovery sono cruciali per garantire il completo recupero di un’infrastruttura informatica dopo un attacco.
Eradication si riferisce al processo di rimozione definitiva delle minacce (malware, virus o backdoor) che potrebbero compromettere nuovamente la sicurezza del sistema se non completamente eliminate. Questa fase include la pulizia dei sistemi, la risoluzione delle vulnerabilità sfruttate per l’attacco e l’applicazione delle patch o degli aggiornamenti necessari.
Recovery è la fase successiva, in cui l’infrastruttura compromessa viene riportata allo stato operativo originario. Qui entrano in gioco i backup e le strategie di ripristino, garantendo che i dati critici siano recuperati e che i sistemi funzionino in sicurezza. Queste fasi sono indispensabili per ripristinare la fiducia nella rete e assicurare la continuità operativa, minimizzando il downtime e il rischio di future compromissioni.
In caso di attacco, le fasi di eradicazione e ripristino sono cruciali per garantire il recupero dell’infrastruttura compromessa.
Security Architect, grazie alla sua esperienza e alle soluzioni avanzate, offre un supporto completo per:
- Identificare le vulnerabilità presenti sulla rete
- Pianificare soluzioni di Business Continuity e Disaster recovery
- Implementare piani di backup e prevenzione da attacchi
- Inviare alert su attacchi in corso
- Eliminare le minacce
- Ripristinare i sistemi
- Garantire la continuità operativa.
Le soluzioni SIEM, EDR e SOC di Security Architect si integrano perfettamente per fornire una visione olistica e una risposta coordinata agli incidenti.
Conclusione
La sinergia delle soluzioni discusse attiva il protocollo OODA. Nel settore della cybersecurity, questo protocollo è impiegato per affrontare gli incidenti e le minacce informatiche. Le fasi del ciclo includono:
- Osservare le minacce e raccogliere dati dagli strumenti di monitoraggio (come SIEM, EDR, SOC),
- Orientarsi analizzando i log e le anomalie,
- Decidere quali contromisure adottare (isolamento di un endpoint, aggiornamenti di sicurezza, etc.),
- Agire rapidamente per mitigare il rischio e ripristinare la sicurezza.
Il framework decisionale OODA è particolarmente utile quando la rapidità nella risposta è fondamentale per prevenire o limitare i danni di un attacco cyber.
Con l’aumento esponenziale delle minacce cyber, non è più sufficiente adottare soluzioni reattive. È necessaria una strategia proattiva, integrata e orientata all’innovazione. Le soluzioni SIEM, EDR e SOC offrono un approccio completo per monitorare, rilevare e rispondere alle minacce informatiche in modo rapido ed efficace. Security Architect Srl si pone come partner di fiducia per le aziende, offrendo tecnologie avanzate, formazione continua e consulenza specializzata per affrontare le sfide della sicurezza informatica e garantire la protezione del tuo business.
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